MEDICINA PREDITTIVA E PREVENTIVA PER L’ANORESSIA ADOLESCENZIALE FEMMINILE

 

blankMEDICINA PREDITTIVA E PREVENTIVA PER L’ANORESSIA ADOLESCENZIALE FEMMINILE

MEDICINA 4P: PREDITTIVA, PREVENTIVA, PERSONALIZZATA, PARTECIPATIVA

Bracco Lorenzo*

Medico Chirurgo, specialista in medicina fisica e riabilitazione, psicoterapeuta

*Contatti: Dott. Lorenzo Bracco, Lorenzo Bracco Foundation, Corso Marconi 37, 10125 Torino, Italia, Tel: +39 011 6688992 Cell. +39 3331632321

email: lorenzobraccofoundation@gmail.com

Predictive and Preventive Medicine for Anorexia of Female Adolescents

P4 Medicine: Predictive, Preventive, Personalized, Participatory

Journal Of Medical Sciences & Clinical Research Lorenzo B.JOMSCR 2020 2.1

Received Date: Dec 20, 2019; Accepted Date: Jan15, 2020; Published Date: February 15, 2020

 

ABSTRACT

 

Per quanto riguarda l’anoressia adolescenziale femminile, sarebbe auspicabile una Medicina  4P. Oggi siamo in grado di utilizzare una medicina personalizzata e partecipativa, occupandoci delle cause psicologiche, relazionali e nutrizionali dell’anoressia. Ma abbiamo anche bisogno di una medicina predittiva e preventiva (per raggiungere tutte le 4 P), altrimenti il tasso di mortalità rimane alto e frequenti sono le conseguenze (ad esempio: osteopenia, osteoporosi). Nella mia raccolta di dati (più di 100 casi in 25 anni): solo le ragazze che hanno un diverso gruppo sanguigno (0, A, B, AB) dalla madre sono anoressiche e dalla storia della paziente si può presumere un contatto di sangue madre/figlia durante la gravidanza o il parto. Non ci sono eccezioni nei miei dati. Tuttavia, molte donne hanno gruppi sanguigni diversi dalle loro madri e non sono anoressiche. La mia teoria è che la differenza dei gruppi sanguigni (0, A, B, AB) tra madre e figlia più il contatto tra il sangue della madre e il sangue di sua figlia durante la gravidanza e/o il parto è la condizione biologica, necessaria ma non sufficiente da sola, per l’anoressia dell’adolescente femminile. La mia teoria rende possibile una medicina preventiva, perché, essendo a rischio di anoressia, solo le ragazze con gruppo sanguigno diverso dalla madre possono essere facilmente monitorate dallo psicologo della scuola o dal medico di medicina generale. Riconoscere questa condizione biologica – gruppo sanguigno diverso madre/figlia – per l’anoressia adolescenziale femminile consente una diagnosi precoce, un’ipotesi predittiva in presenza delle cause e una visione chiara della relazione madre/figlia, che non è conflittuale ma è semplicemente disturbata da un allarme immunologico verificatosi durante la gravidanza e/o il parto. È una riformulazione: dal conflitto a una relazione allarmata, che tuttavia sottende un interesse, che è pur tuttavia una forma di amore, sebbene disfunzionale. Il trauma fetale, derivante dal contatto tra gruppi sanguigni incompatibili, provoca l’allarme che disturba la relazione madre/figlia e può essere proficuamente trattato con la terapia del trauma, ad es. EMDR.

Keywords

Medicina 4P, Medicina Preventiva, Medicina Predittiva, Anoressia adolescenziale femminile, Gruppo sanguigno 0 A B AB, Trauma fetale, Trauma placentare, Terapia del trauma, EMDR, Contatto di sangue incompatibile, Relazione madre figlia.

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MEDICINA 4P

Finora, riguardo a disordini alimentari e, in particolare, all’anoressia, abbiamo usato e continuiamo a usare la medicina personalizzata e partecipativa, cosa che è assolutamente necessaria.

Tuttavia, riguardo all’anoressia adolescenziale femminile, se non gestiamo anche una medicina preventiva e predittiva, il tasso di mortalità rimane molto elevato e le conseguenze sono molto gravi.

 

ANORESSIA

Il termine anoressia si riferisce a un grave rifiuto del cibo. L’anoressia è un disturbo alimentare in cui i casi più gravi possono continuare per un periodo di tempo prolungato e possono comportare il rifiuto totale di tutti i tipi di cibo.

Al fine di prevenire e curare l’anoressia, dovremmo distinguere tra [1]:

  • Anoressia indipendente dall’età e dal sesso (la forma di anoressia che può insorgere a qualsiasi età sia nei maschi che nelle femmine)
  • Anoressia adolescenziale femminile (l’anoressia che si manifesta nella femmina durante l’adolescenza).

L’anoressia più importante (90%) e più pericolosa è quella adolescenziale femminile.

ANORESSIA ADOLESCENZIALE FEMMINILE

L’anoressia adolescenziale femminile si manifesta proprio durante la fase in cui fiorisce la femminilità e la fertilità di una giovane donna. La fertilità della ragazza inizia con il menarca. Dopo alcuni cicli, può insorgere l’anoressia. Ci possono anche essere ricadute di questo tipo di anoressia durante tutto il corso della vita.

Questo tipo di anoressia colpisce società e classi sociali in cui la varietà e la quantità di cibo possono essere abbondanti.

L’anoressia dell’adolescente femminile è caratterizzata da:

  • Estrema perdita di peso
  • Perdita del ciclo mestruale per più di tre mesi (ciò si verifica in un periodo vicino al primo ciclo mestruale, entro un massimo di tre anni)

Questi due punti sono sufficienti per fare diagnosi di anoressia adolescenziale femminile.

Inoltre vi è:

  • perdita della forma femminile (incluso la riduzione del seno)
  • percezione distorta del proprio peso (che sembra sempre eccessivo)
  • desiderio di sottoporsi a uno sforzo fisico oltre le proprie capacità
  • rifiuto di riconoscere la gravità della situazione.

La maggior parte degli autori, me compreso, concordano sul fatto che le cause [2] dell’anoressia adolescenziale femminile riguardano:

  • Problemi psicologici
  • Problemi relazionali all’interno e all’esterno della famiglia
  • Errate abitudini alimentari della famiglia

Vi racconto come è nata la mia nuova teoria. 25 anni fa, mentre stavo visitando una giovane donna che soffriva di anoressia dall’adolescenza e che era accompagnata dalla propria madre, ho chiesto alla figlia il suo gruppo sanguigno (0, A, B, AB): “Mia figlia non ha il mio gruppo sanguigno”, esclamò la madre prevaricando la figlia. Sinceramente rimasi molto stupito dalla veemenza e dalla carica emotiva della madre nel rispondere a una domanda posta da me alla figlia; “curioso”, pensai, invece di irritarmi a causa dell’interruzione piuttosto violenta della madre. Nello stilare l’anamnesi patologica remota fu chiaro che la vita fetale e la nascita della figlia erano state molto problematiche: erano avvenuti numerosi distacchi di placenta con abbondante sanguinamento e il parto era stato estremamente travagliato. Da quel giorno in poi, ho costantemente chiesto a ogni ragazza sofferente di anoressia e alla di lei madre il gruppo sanguigno. Con mia grande sorpresa, il risultato è stato: le giovani donne che soffrono di anoressia non possiedono lo stesso gruppo sanguigno (0, A, B, AB) delle loro madri.

LA PLACENTA

La placenta gestisce lo scambio di ossigeno, anidride carbonica, sostanze nutritive e rifiuti tra il sangue del feto e il sangue della madre. La placenta non consente ai globuli rossi della madre e a quelli del feto di entrare in contatto. Per questo motivo, di solito non esiste alcun problema tra madre e figlia con gruppo sanguigno (0, A, B, AB) diverso.

Ma cosa succede se il diverso gruppo sanguigno della madre e quello di sua figlia entrano in contatto, ad esempio durante una gravidanza e/o una nascita ad alto rischio o un qualsiasi altro evento che potrebbe aver portato a un contatto tra il sangue della madre e quello della figlia? Anche se solo poche gocce di sangue entrano in contatto, inizia l’allarme biologico del contatto con un gruppo sanguigno incompatibile. E’ come una sirena che si attiva.

LA MIA TEORIA: LA CONDIZIONE BIOLOGICA PER L’ANORESSIA ADOLESCENZIALE FEMMINILE

Nella mia raccolta personale di dati (fino ad ora più di 100 casi raccolti in 25 anni): solo le donne che hanno un gruppo sanguigno (0, A, B, AB) diverso dalla madre sono anoressiche (ad esempio conosco una famiglia con due figlie e solo quella con gruppo sanguigno diverso da quello della madre soffriva di anoressia, l’altra figlia no). Non ci sono eccezioni nei miei dati. Naturalmente, molte donne hanno gruppo sanguigno diverso dalla madre e non sono anoressiche.

La mia teoria è:

diverso gruppo sanguigno (0, A, B, AB) tra madre e figlia più il contatto del sangue della madre e il sangue di sua figlia è la “conditio sine qua non” (la condizione necessaria ma da sola non sufficiente) per l’anoressia adolescenziale femminile [3].

Se, e solo se, questa “conditio sine qua non” (condizione necessaria ma non sufficiente) è presente, le cause dell’anoressia (problemi psicologici, problemi di relazione all’interno e all’esterno della famiglia e le abitudini alimentari della famiglia) possono aprire la porta all’anoressia adolescenziale femminile.

Le cause dell’anoressia, che sono psicologiche, relazionali e nutrizionali, sono l’oggetto della terapia ed è molto importante iniziare la terapia il più presto possibile.

Alla base della gratificazione data dalla ridotta assunzione di cibo c’è il sistema dopaminergico di ricompensa che porta ad un aumento della spinta verso la restrizione alimentare al fine di mantenere alta la produzione di dopamina. Il sistema dopaminergico dà una gratificazione anche se la fame persiste [4]. Per questo motivo molte ragazze affette da anoressia arrivano per la prima volta ai servizi medici quando sono pelle e ossa (molto dopo tre mesi di assenza del ciclo mestruale: sei mesi, un anno, due anni…). Oggi l’anoressia dell’adolescente femminile è molto pericolosa (il tasso di mortalità è del 10,5%, secondo alcune statistiche). Questa mortalità di solito dipende dal fatto che la diagnosi viene fatta troppo tardi [5].

DIAGNOSI PRECOCE

L’anoressia colpisce solo le ragazze che hanno gruppo sanguigno diverso da quello della madre. Limitando il campo di osservazione solo a queste ragazze, è più facile fare una diagnosi precoce, non molto tempo dopo il terzo mese di assenza del ciclo mestruale e il trattamento dell’anoressia può iniziare immediatamente. Questa nuova prospettiva potrebbe salvare molte vite.

Il medico di famiglia e lo psicologo della scuola possono porre attenzione e osservare le ragazze con il gruppo sanguigno diverso da quello delle loro madri: si tratta di una piccola percentuale (circa il 5%) potenzialmente a rischio di anoressia. L’anoressia adolescenziale femminile può così essere facilmente individuata. Infatti, se osservando hanno l’impressione che la ragazza stia perdendo peso, è sufficiente chiederle come va il ciclo mestruale e se si scopre che non lo ha da più di quattro mesi, la diagnosi di anoressia è fatta e la terapia può iniziare immediatamente. Questo è un intervento di medicina preventiva.

DIAGNOSI PREDITTIVA

La mia prospettiva (sui diversi tipi di sangue tra madre e figlia) ci consente di raggiungere una diagnosi molto precoce di anoressia adolescenziale femminile e persino di formulare un’ipotesi di rischio prima dell’adolescenza (diagnosi predittiva), così che il trattamento dell’anoressia possa iniziare immediatamente.

Un intervento di medicina predittiva per diagnosi di anoressia si può fare quando si hanno gruppi sanguigni di madre e figlia diversi tra loro, vi è stato un probabile contatto di sangue madre/figlia e allo stesso tempo sono presenti le cause dell’anoressia (problemi psicologici, problemi di relazione all’interno e all’esterno della famiglia e abitudini alimentari della famiglia): di conseguenza si può impostare subito una terapia preventiva, senza aspettare che la ragazza inizi a dimagrire. Ovvero, con un intervento di medicina predittiva si può fare una diagnosi di anoressia ben prima che appaia il sintomo del dimagramento e si evita che la ragazza vada sottopeso, cosa che può costituire un pericolo per la vita e che può provocare sindromi carenziali (come ad esempio l’osteopenia e l’osteoporosi), le quali possono avere conseguenze nel tempo.

NUOVA PROSPETTIVA

Il frutto della mia ricerca mi ha portato alla nuova prospettiva che ho sintetizzato nel libro: “ANOREXIA. I veri colpevoli: gruppi sanguigni e trauma” [6].

Il mio libro ha vinto il Premio Cesare Pavese per la saggistica medica. La motivazione della giuria è stata: “Lorenzo Bracco fa un’approfondita ricerca dei veri colpevoli e indica nuove prospettive per conoscere e curare un profondo malessere esistenziale”.

Il libro è stato accolto favorevolmente da pazienti e mass media che hanno affermato: “Questo libro porta una ventata di pace alle famiglie colpite dall’anoressia adolescenziale femminile”.

TRATTAMENTO DELL’ANORESSIA ADOLESCENZIALE FEMMINILE

Abitualmente la terapia dell’anoressia adolescenziale femminile consiste in:

  • Terapia psicologica per la ragazza
  • Terapia familiare
  • Terapia nutrizionale

TERAPIA DEL TRAUMA CONSEGUENTE AL CONTATTO TRA GRUPPI SANGUIGNI INCOMPATIBILI (0, A, B, AB)

L’allarme biologico di un contatto sanguigno incompatibile durante la gravidanza è un trauma. Questo allarme disturba il rapporto tra la madre e la figlia, specialmente durante un periodo così delicato come l’adolescenza della figlia. Questo trauma può essere curato con la terapia del trauma.

Nella figlia il trauma fetale [7-8-9-10] può essere memorizzato solo in quella parte del cervello attiva nel feto, perché è già mielinizzato: il tronco cerebrale. Secondo la teoria “Triune Brain” di Paul MacLean questo è il “cervello rettiliano”, la parte più arcaica del nostro cervello [11-12]. Da qui inizia il sistema motorio extra-piramidale che prosegue poi nei nervi cranici. È un via molto veloce perché è costituita da un singolo motoneurone ed ha molte funzioni: coordinazione motoria, equilibrio, oculomotore (movimento degli occhi), espressione facciale, deglutizione, viscerale (nervo vago), risposta di lotta o fuga…

Una terapia traumatica che lavori su un trauma fetale e non solo sugli effetti secondari deve agire sul cervello rettiliano, sul sistema motorio extrapiramidale. Gli esempi di terapia possono essere ad esempio: Ippoterapia, Katzugen Undo (Seitai) di Haruchika Noguchi [13], EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) di Francine Shapiro [14] …

Infatti la risposta post-traumatica di un trauma molto precoce è gestita e continua ad essere gestita dal cervello rettiliano, ad esempio con una risposta di lotta o fuga, entrambi collegati al sistema motorio extrapiramidale, i cui nuclei, come già si è detto, si trovano nel cervello rettiliano. Il rettile tende ad avere risposte cristallizzate: una volta strutturato il modello di risposta di lotta o fuga, tende a usarlo in modo sempre identico, indipendentemente dal fatto che prospettiva e contesto possano essere diversi. Il contatto con sangue incompatibile ha innescato una risposta di lotta o fuga che continua a interferire con il contatto madre/figlia, cioè nella relazione madre/figlia.

Per fare sì che il rettile esca dalla sua risposta reiterativa è necessario posizionare il sistema motorio extra-piramidale del rettile in una situazione dinamica, ad esempio stimolando la coordinazione motoria dell’equilibrio (es. ippoterapia) o stimolando il movimento extra-piramidale attraverso il Katzugen Undo (Seitai), o semplicemente attraverso il movimento degli occhi. Stimolare il cervello rettiliano con il movimento degli occhi è particolarmente opportuno perché può essere fatto in qualsiasi momento della vita e anche in condizioni patologiche (tranne per alcune condizioni oftalmiche). Inoltre, il movimento degli occhi può essere facilmente applicato in una sessione di psicoterapia in cui è mirata la relazione madre/figlia.

Se comprendiamo le ragioni di questo allarme traumatico e istituiamo una terapia traumatica, otteniamo una riformulazione del rapporto tra madre e figlia con il risultato di comprendere che non vi è un conflitto tra madre e figlia, ma semplicemente una relazione allarmata. Pensare che ci sia un conflitto madre/figlia è già di per sé un trauma sia per la madre che per la figlia. La consapevolezza che esiste una relazione allarmata tra madre e figlia apre prospettive molto diverse.

DAL CONFLITTO ALLA PACE

Con la consapevolezza dell’esistenza di questo allarme e il suo trattamento, le differenze tra madre e figlia possono essere non una fonte di conflitto, ma di arricchimento per ambedue. La mia prospettiva (sui diversi gruppi sanguigni madre/figlia) ci consente di rimuovere la vergogna e la colpa dalla famiglia della ragazza anoressica. La famiglia in cui c’è una ragazza anoressica non è più coinvolta nel gioco:

Chi è il colpevole?

La madre?

La figlia?

Il padre?

L’ombra della colpa e della vergogna si allontana dalla famiglia. Il paradosso è che incolpare qualcuno ha, come conseguenza, l’intensificazione del suo comportamento disfunzionale.

Nel caso dell’anoressia la figlia non è una persona gratuitamente ostile, ma è una persona che cerca la propria identità. Il rispetto di queste differenze tra madre e figlia può incoraggiare e stimolare la giovane ragazza nella sua scoperta.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

  1. Bracco L (2019) Anorexia of The Female Adolescent – Biological Condition “Different Blood Types (0, A, B, AB) Mother/Daughter + Traumatic Blood Contact between the Two During Pregnancy and/or Birth”. Psychological and Nutritional Causes and Treatment, Advances in Nutrition & Food Sciences, ISSN: 2572-5971 https://opastonline.com/wp-content/uploads/2019/09/anorexia-of-the-female-adolescent-biological-condition-different-blood-types-0-a-b-ab-mother-daughter-traumatic-blood-contact-between-the-two-during-pregnancy-and-or-birth-anfs-19.pdf
  2. Clinical Practice Guidelines (2006) American Psychiatric Association-APA https://www.psychiatry.org/psychiatrists/practice/clinical-practice-guidelines
  3. Bracco L (2019) A Survey about Different Blood Types O, A, B, AB between Mother/ Daughter in Relation with Anorexia of the Female Adolescent, Diabetes & its Complications http://www.scivisionpub.com/pdfs/a-survey-about-different-blood-types-0-a-b-ab-between-mother-daughter-in-relation-with-anorexia-of-the-female-adolescent-830.pdf
  4. Zink CF & Weinberger DR (2010) Cracking the moody brain: The rewards of self starvation, Nature Medicine 16: 1382-1383
  5. Management of Really Sick Patients with Anorexia Nervosa (Marsipan 2010)  https://www.rcpsych.ac.uk/docs/default-source/improving-care/better-mh-policy/college-reports/college-report-cr189.pdf?sfvrsn=6c2e7ada_2
  6. Bracco L (2014) ANOREXIA: The Real Causes: Blood Types and Trauma. Amazon https://www.amazon.com/s?k=Bracco+L+%282014%29+ANOREXIA%3A+The+Real+Causes%3A+Blood+Types+and+Trauma.&ref=nb_sb_noss
  7. Heller L & LaPierre A (2012) Healing Developmental Trauma. (Berkeley, Ca). North Atlantic Books. https://www.northatlanticbooks.com/shop/healing-developmental-trauma/
  8. Levine PA & Frederick A (1997) Waking the Tiger: Healing Trauma : The Innate Capacity to Transform Overwhelming Experiences. North Atlantic Books  https://www.northatlanticbooks.com/shop/waking-the-tiger-healing-trauma/
  9. Levine PA, Kline M (2006) Trauma through a child’s eyes: Awakening the ordinary miracle of healing; Infancy through adolescence, North Atlantic Books
  10. Lowen A (1975) Bioenergetics. New York, Coward, McCann & Geoghegan Inc. https://openlibrary.org/books/OL5070674M/Bioenergetics
  11. MacLean, PD (1990). The triune brain in evolution: role in paleocerebral functions. New York: Plenum Press.
  12. MacLean, PD (1985) Evolutionary psychiatry and the triune brain, Psychological Medicine, cambridge.org
  13. Haruchika Noguchi (1985) Order. Spontaneity and the Body, Tokyo, Japan, Zensei
  14. Shapiro F (2017) Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) Therapy. Guildford Press. https://www.guilford.com/books/Eye-Movement-Desensitization-and-Reprocessing-EMDR-Therapy/Francine-Shapiro/9781462532766