Garessio, Castello di Casotto
GARESSIO E LE SUE ACQUE
Pubblicato sulla rivista LASER ABSTRACTS/I.R.FO.MED. Gennaio 2002
Dott. Lorenzo Bracco, Medico chirurgo, Spec. in Fisiatria
email: lorenzobraccofoundation@gmail.com – cell: +39 3331632321
Giovanna Pettinari, Guida turistica abilitata per Torino e dintorni e iscritta negli Elenchi della Città Metropolitana
Email: giovannapettinari@libero.it – cell: +39 33562897
Una leggenda racconta che le fate liguri un giorno si affacciarono, dal Colle di San Bernardo, in questa conca e la trovarono tanto bella e suggestiva che decisero di farne la loro dimora.
Nella conca di Garessio infatti, in alta valle Tanaro, si ha una sensazione di pace e di serenità. Il clima è particolarmente mite e salubre e risente già dell’influsso marino della vicina Liguria. Fanno da corona le Alpi Marittime che forniscono possibilità di sport invernali e di belle escursioni e passeggiate nelle altre stagioni.
Il territorio dove sorge Garessio è ricco di verde, gli alberi arricchiscono ovunque il panorama, ci dànno l’idea di un terreno ricco di acqua. Acque in superficie, col Tanaro ed i numerosi torrenti, e acque che sgorgano da preziose sorgenti.
A Garessio vi sono le famose fonti delle acque di SAN BERNARDO, dalle notevoli qualità terapeutiche per le malattie del ricambio, per la calcolosi e i disturbi renali.
Queste acque sono utilizzate per la cura idropinica (vale a dire il bere) e sappiamo che bere acque che ci mantengano in salute, tutti i giorni, è importante per far sì che il nostro organismo resti in buona efficienza fisica, mentale ed emozionale.
Già Ippocrate nel trattato “Uso dei liquidi” decantò le virtù delle acque minerali e sappiamo quanto i Greci prima e poi i Romani amassero le cure termali! È interessante notare come in ogni popolo le antiche tradizioni facciano risalire l’origine del creato ad una sorta di massa liquida. La stessa nascita dell’uomo è legata all’acqua, nel grembo materno. L’acqua ha valore simbolico ed è, per eccellenza, sostanza purificatrice e rigeneratrice.
Quando la beviamo (se ne consigliano 1 litro e 1/2, 2 litri ai giorno) ha effetto benefico sull’attività dei reni, è riequilibratrice della flora intestinale, rimuove le scorie prodotte dall’organismo. Quando, come nel caso delle acque di San Bernardo, vi sono disciolti sali minerali e principi attivi equilibrati, può divenire così benefica da curare diverse patologie. L’acqua di San Bernardo, sorgente Rocciaviva, è oligominerale e sgorga a una temperatura di 5,70°.
Le sostanze disciolte in essa sono:
CALCIO | mg/l 11,50 |
SOLFATO | mg/l 2,00 |
MAGNESIO | mg/l 0,50 |
NITRATO | mg/l 1,30 |
SODIO | mg/l 0,50 |
CLORURO | mg/l 0,60 |
POTASSIO | mg/l 0,40 |
SILICE | mg/ 4,70 |
IDROCARBONATO | mg/ 35,00 |
Ph a + 20° C | 7,28 |
Intorno alle acque è nata l’industria dell’imbottigliamento e attraverso l’aspetto terapeutico- termale si è sviluppata una capacità ricettiva che ha fatto di Garessio un’importante stazione climatica di soggiorno e cura.
Il toponimo di GARESSIO ha probabilmente derivazione latino-provenzale, dal termine GARRICUS che indica un luogo tra i dirupi coperto di sterpaglie ed oggi invece coperto di boschi verdeggianti.
La città (questa definizione le spetta dal 1870 quando re Vittorio Emanuele II firmò il decreto di riconoscimento dei titolo di città a Garessio) è costituita da quattro borghi: Maggiore, Poggiolo, Ponte e Santuario.
BORGO MAGGIORE è la parte più alta, dove c’era il Castello, e che conserva l’impronta medioevale con affreschi, bifore, portali romanici, case forti. Tutto qui merita una visita per i tanti scorci caratteristici, come la CASA ODDA, all’angolo di Via Cavour, edificio con pregevoli decorazioni in cotto, o la CASA MARTELLI esempio di costruzione un tempo porticata e con fregi anche essi in cotto.
IL PALAZZO COMUNALE (XIII – XVIII sec.) ospita il “museo geo-speleologico” che contiene reperti minerali, speleologici, fossili (come lo scheletro completo di un orso delle caverne, ritrovato in una grotta di Valdinferno) ed inoltre contiene affreschi quattrocenteschi. Nel palazzo Comunale è anche conservato il prezioso “Libro della catena”, dei 1276, infatti Garessio a quel tempo apparteneva al marchesato di Ceva e ottenne propri statuti trascritti in questo libro. In base ad essi si stabilì che ogni anno, il 1° maggio, i capofamiglia si riunissero in piazza San Giovanni per eleggere l’abao, cioè il “giudice d’appello, difensore d’ufficio e tribuno dei popolo”. In questo libro vi sono contenute anche molte informazioni sulla vita e sui costumi dei garessini dei secoli XIII, XIV e XV.
A Borgo Maggiore troviamo anche la Parrocchiale dedicata all’ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA di Francesco Gallo (1720 circa). Ancora a Borgo Maggiore vi è la Chiesa CONFRATERNITA DI SAN GIOVANNI, sede della Confraternita della Misericordia. Già in epoca carolingia vi era qui una cappella e successivamente vi fu costruito il bellissimo battistero ottagonale, poi si aggiunse una ampia navata ed infine si realizzò l’attuale costruzione tra il 1556 ed il 1593. All’interno sono molto belle le 18 lunette affrescate nel 1680, con la vita di San Giovanni Battista.
La Confraternita realizza ogni 5 anni una recita della Sacra Rappresentazione della Passione (Mortorio), recita che avviene fin dal 1750, durante la Settimana Santa, con oltre 400 personaggi in costume che fanno rivivere questa tradizione, ininterrotta se non per le due guerre mondiali. Conclusa la recita del venerdì Santo, il giorno dopo – la sera del sabato – viene celebrata una “messa di Gloria”, seguita dalla processione. L’evento di Garessio è tra le più alte espressioni del genere in Italia.
BORGO POGGIOLO deriva il suo nome dalla sua collocazione su un piccolo poggio, tra il Borgo Maggiore ed il Borgo Ponte. Vi si trovano la seicentesca Parrocchiale di SANT’ANTONIO DA PADOVA ed il PARCO DELLE FONTI DI SAN BERNARDO che circonda lo stabilimento di cura idroterapico.
BORGO PONTE si sviluppa nella parte più a valle dei territorio comunale e vi è la Parrocchiale di SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA eretta, con bolla di papa Giulio II, nel 1507; la chiesa attuale sostituì, nella prima metà del ’700, quella antica e fu costruita su disegni di Francesco Gallo. Nel suo interno alcuni altari in marmo furono eseguiti su disegni di Benedetto Alfieri.
BORGO SANTUARIO sorge nella piccola valle laterale di Valsorda, più in alto rispetto a Garessio: da 620 metri si sale a 700 metri di altitudine. Questo borgo non è considerato una frazione, ma parte integrante dei nucleo cittadino. Vi sorge il Santuario della MADONNA DELLE GRAZIE. Si tratta di due costruzioni: quella moderna dell’inizio del ’900, in stile vagamente neoclassico, e quella antica, detta “Santuario vecchio”, che funge da museo con una ampia documentazione dell’evoluzione della devozione mariana in questi luoghi e con numerosi ex-voto. Nel nuovo Santuario è conservato l’affresco Madre delle Grazie o Madonna di Valsorda.
Nei dintorni di Garessio si può visitare il CASTELLO DI CASOTTO, ex-residenza estiva dei Savoia che fu restaurato nelle attuali forme semplici, ma monumentali, sotto re Carlo Alberto (1837). Il primo nucleo della costruzione è molto antico: nel X secolo vi fu il primo insediamento monastico, ma solo nel 1297 vi si edificò un vero monastero. Nel 1700 anche il Vittone vi mise mano, ma dopo il periodo napoleonico il complesso era completamente in rovina. Il castello fu molto amato da re Vittorio Emanuele II che vi veniva con i suoi 5 figli.
Il territorio tutt’attorno a Garessio è importante dal punto di vista speleologico e presenta estese zone carsiche. Le grandi rocce e le cavità profonde che si trovano sono abbondantemente concrezionate e sono tra le più belle dei Piemonte. In alcune grotte sono stati ritrovati reperti molto antichi e riportati alla luce dai paleontologi.
A Garessio è nato anche il GOLF CLUB, nei pressi della frazione Trappa, immerso nel, verde della vegetazione ove sorgenti naturali danno origine ad un grazioso piccolo lago. Accanto all’attrezzato campo pratica di Battirava, dove si può praticare questo sport, vi sono anche un regolare campo di tiro con l’arco e di tiro con la balestra.
La città di Garessio è anche il luogo dove nacque un grande personaggio: Giorgetto Giugiaro, il più famoso designer italiano, certamente paragonabile ai più grandi artisti contemporanei; è stato recentemente premiato come “designer dei secolo”.
Le sue creazioni spaziano dalle automobili, ai telefoni, alla pasta, ad ogni tipo di oggetto, ed alle bottiglie di plastica per l’acqua minerale, appunto quella di San Bernardo! I prodotti locali sono buoni e genuini. Rinomate sono le CASTAGNE buone fresche e ottime per l’essicazione. Sulle montagne circostanti si producono ottimi formaggi come la RASCHERA e le piccole SOLE.
Altre specialità sono i CIN, ravioli ripieni di patate ed erbette, le tagliatelle FRUMENTIN di grano saraceno, e gli SCIANCUN, una sorta di grosse lasagne di farina di frumento. Tra i dolci si possono gustare i GARESSINI al cioccolato, tradizionale specialità della pasticceria Cagna.
Dopo un abbondante pasto con le specialità locali in uno degli ottimi ristoranti di Garessio, è bene passare alle FONTI DI S. BERNARDO a bere le famose acque che, tra l’altro, hanno potente azione digestiva, oltre che diuretica e facilitano l’eliminazione degli acidi urici.
Nel parco si può passeggiare nei “sentieri della salute” e attraverso la salubre acqua si favorirà “l’esperienza benessere” che invita a prendersi cura di sé.